dolore

CBD e dolore

Scritto da Francesco Nucci

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Aggiornato il

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Tempo di lettura 2 min

L’olio di CBD come antidolorifico naturale

Gli antidolorifici sono farmaci che agiscono in svariati modi sul nostro corpo, per alleviare i dolori che percepiamo. Il cannabidiolo (o CBD), nelle varie forme in cui può essere assunto, non è un farmaco, eppure le sue proprietà naturali gli permettono di agire come un antidolorifico, interagendo con il nostro sistema endocannabinoide: i cannabinoidi, tra cui il CBD, inibiscono la trasmissione neuronale del dolore. 


Il sistema endocannabinoide agisce, a sua volta, su diverse funzioni corporee, tra le quali l’appetito, l’umore, l’ansia e la percezione del dolore. Poiché il CBD influisce positivamente su così tanti aspetti del nostro benessere psico-fisico, un indubbio vantaggio nell’utilizzarlo come antidolorifico consiste nel fatto che, a differenza dei farmaci, oltre a combattere il dolore porta a una generale sensazione di relax e a un miglioramento dell’umore.


Per quali tipi di dolore il CBD può essere di aiuto?

Il cannabidiolo contenuto nelle gocce di canapa ha potenti proprietà antinfiammatorie e può, pertanto, aiutare a combattere diversi tipi di dolore. Emicrania L’emicrania è causata dall’espansione dei vari sanguigni, che crea un’eccessiva pressione causando, quindi, il dolore che avvertiamo. I cannabinoidi possono ridurre tale dilatazione, andando ad agire direttamente sulla causa del dolore, a differenza dei farmaci antidolorifici, che contrastano il dolore senza, tuttavia, agire sulla sua causa. 


Dolori mestruali Molte donne soffrono di dolori mestruali o premestruali così forti da risultare invalidanti. Anche in questo caso, le gocce di canapa possono costituire un valido alleato. Il CBD aiuta, infatti, a rilassare la muscolatura, riducendo così i crampi, dovuti alle contratture dell’utero. Dolori articolari Il potere disinfiammante e antidolorifico del cannabidiolo è molto efficace, infine, per i dolori alle articolazioni, dovuti, ad esempio, ad artrosi, reumatismi e osteoporosi, ma anche per contratture, colpo della strega e sciatalgie. 


Grazie al CBD, inoltre, la mobilità delle articolazioni può essere migliorata. Alcuni studi suggeriscono, inoltre, che il CBD possa essere d’aiuto nella riparazione dei tessuti cartilaginei.


CBD e dolore cronico

In alcuni casi, il dolore che ci troviamo a combattere non è estemporaneo, ma cronico. Anche in condizioni simili, il CBD può fungere da efficace antidolorifico, portando a notevoli benefici. La medicina consiglia sempre più spesso l’utilizzo del CBD per alleviare, per esempio, dolori dovuti a patologie oncologiche o per i disturbi associati alla sclerosi multipla. 


Si sono notati i benefici del CBD anche nell’ambito di malattie reumatiche (artriti, osteoartrosi, fibromialgia) o neuropatie. Le gocce di canapa hanno, tra i loro effetti, anche quello di stimolare l’appetito, estremamente utile in patologie come AIDS, anoressia o in pazienti oncologici.


CBD e terapia del dolore

Grazie alle sue proprietà analgesiche e miorilassanti, l’olio di CBD viene spesso somministrato a persone sottoposte alla terapia del dolore. Il cannabidiolo si rivela, infatti, efficace in molti casi in cui farmaci steroidei, cortisonici e oppioidi non sono in grado di aiutare i pazienti.


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