
CBD Significato: tutto quello che devi sapere sul cannabidiolo
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Negli ultimi anni il “cbd significato” è diventato un punto di riferimento per chi esplora il mondo della cannabis e dei suoi composti benefici. Il CBD, abbreviazione di cannabidiolo, è uno dei principali cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis sativa L., accanto al noto delta 9 tetraidrocannabinolo (THC).
A differenza del THC, sostanza psicoattiva responsabile dell’effetto euforizzante della marijuana, il cannabidiolo non provoca alterazioni mentali e mostra interessanti proprietà terapeutiche. In questo articolo faremo chiarezza sul significato del CBD, illustrando origine, meccanismi d’azione, applicazioni, differenze con altri composti, prodotti disponibili e indicazioni d’uso.
Sommario
Il cbd significato risiede nel fatto che è un cannabinoide non stupefacente, estratto da cannabis sativa e canapa industriale.
Scoperto per primo dal chimico Roger Adams, deriva dall’acido cannabidiolico presente nelle infiorescenze e foglie della pianta di cannabis.
CBD e THC differenze: il CBD non è psicoattivo, mentre il THC (tetraidrocannabinolo) agisce sul sistema nervoso centrale.
Il cannabidiolo interagisce con recettori endocannabinoidi distribuiti in tutto il corpo, inclusi sistema immunitario e sistema nervoso centrale.
Applicazioni terapeutiche: allevia dolore, infiammazioni, ansia, disturbi del sonno, morbo di Parkinson, sindrome di Dravet, sclerosi multipla e favorisce il benessere psico-fisico.
Prodotti: l’olio di CBD, capsule, creme, prodotti full spectrum con gamma completa di cannabinoidi e terpeni.
Studi e ricerche negli Stati Uniti e in Europa confermano effetti e sicurezza, ma è fondamentale rispettare quantità e dosaggi e consultare un medico per terapie personalizzate.
Il termine CBD (cannabidiolo) indica uno dei principali composti chimici estratti dalla pianta di cannabis, in particolare dalla cannabis sativa L. Nella forma grezza la molecola è presente come acido cannabidiolico (CBDa) nelle infiorescenze e nelle foglie. Attraverso un processo di estrazione e decarbossilazione si ottiene il CBD puro, spesso venduto come olio, isolato o full spectrum.
La pianta di cannabis comprende varie varietà: da alcune si ricava la marijuana, ricca di delta 9 tetraidrocannabinolo, mentre altre varietà di canapa industriale contengono quantità minime di THC e maggiore concentrazione di cannabidiolo. Il chimico americano Roger Adams, nel 1940, fu tra i primi a isolare il CBD, aprendo la strada alle successive ricerche sui cannabinoidi.
CBD e THC sono entrambi cannabinoidi, ma presentano differenze sostanziali:
Effetti psicoattivi: il THC è responsabile degli effetti stupefacenti tipici della marijuana, mentre il CBD non altera la mente.
Interazione con recettori: il THC si lega direttamente ai recettori CB1 del sistema nervoso centrale, il CBD modula in modo indiretto il sistema endocannabinoide, agendo anche sui recettori CB2 del sistema immunitario.
Sicurezza e dosaggio: la maggior parte delle ricerche conferma che il CBD è ben tollerato, anche a dosi elevate, senza gli effetti collaterali tipici del THC.
Composto |
Psicoattivo |
Principali proprietà |
Legame recettori |
---|---|---|---|
CBD |
No |
Antinfiammatorie, ansiolitiche, neuroprotettive |
CB2 (indiretto su CB1) |
Delta 9-THC |
Sì |
Analgesico, stimolante dell’appetito |
CB1 |
Il cannabidiolo esercita le sue funzioni attraverso l’interazione con il sistema endocannabinoide, un complesso sistema di recettori, enzimi e composti endogeni che mantiene l’omeostasi del corpo.
Recettori CB1 : prevalenti nel cervello e nel sistema nervoso centrale, regolano umore, sonno, appetito, dolore e memoria.
Recettori CB2 : presenti nelle cellule del sistema immunitario e nei tessuti periferici, modulano l’infiammazione e le difese organiche.
Grazie a queste interazioni, il CBD contribuisce a riportare l’organismo verso condizioni di equilibrio, intervenendo in molti disturbi e favorendo il benessere generale.
Le applicazioni terapeutiche del CBD sono in costante espansione. Ecco i principali ambiti d’uso:
Studi clinici su pazienti con sclerosi multipla riportano risultati positivi nel trattamento del dolore neuropatico e delle spasticità muscolari. Il CBD è impiegato come co-terapia a dosaggi personalizzati.
Il cannabidiolo può alleviare ansia e stress, ridurre frequenza e intensità dei disturbi del sonno e migliorare la qualità del riposo.
Ricerche preliminari indicano che il CBD possa attenuare alcuni sintomi motori e non motori del morbo di Parkinson, migliorando la qualità della vita.
Il primo medicinale a base di CBD approvato negli Stati Uniti è indicato per la sindrome di Dravet e altre forme di epilessia resistenti ai farmaci tradizionali, grazie alle proprietà anticonvulsivanti.
Le proprietà antinfiammatorie del CBD sono utili in condizioni croniche come artrite e disturbi autoimmuni.
Il cannabidiolo favorisce l’equilibrio dell’umore, la salute del sistema immunitario e la protezione delle cellule nervose, contribuendo al benessere quotidiano.
Olio di CBD : estratto in olio di semi di canapa o oliva, disponibile in diverse concentrazioni (5–30 % di CBD).
Capsule e softgel : comode per dosaggi precisi, spesso arricchite con acidi grassi essenziali.
Creme, balsami e unguenti : applicazioni locali su muscoli, articolazioni e punti dolorosi.
Prodotti full spectrum : contengono l’intera gamma di cannabinoidi, terpeni e flavonoidi per l’effetto entourage.
Isolati puri : CBD isolato al 99 %, ideale per chi desidera solo il principio attivo senza altri composti.
Le ricerche sul CBD provengono da studi preclinici, clinici e osservazionali in Stati Uniti, Europa e altri paesi:
Studi su cellule e modelli animali analizzano l’interazione con recettori e gli effetti su infiammazione, dolore, ansia.
Ricerche cliniche su pazienti con sclerosi multipla, sindrome di Dravet e disturbi psichiatrici valutano efficacia e sicurezza.
Progetti collaborano con università e centri medici per approfondire applicazioni in morbo di Parkinson, colite ulcerosa, artrite.
I risultati evidenziano benefici, ma sottolineano la necessità di studi su larga scala e protocolli standardizzati per definire dosaggi ottimali e interazioni con farmaci.
Origine della materia prima : cannabis sativa da coltivazione controllata, priva di pesticidi e metalli pesanti.
Quantità di THC : in Italia la legge prevede meno dello 0,2 % di tetraidrocannabinolo nei prodotti a base di canapa.
Contenuti in cannabinoidi : verifica sempre la concentrazione di cannabidiolo e la presenza di altri composti (CBDa, CBG, CBN).
Interazioni : il CBD può modulare enzimi epatici (CYP450) e alterare il metabolismo di alcuni farmaci.
Consulto medico : fondamentale in caso di terapie in corso, condizioni croniche o uso di stupefacenti e sostanze psicotrope.
Cannabis terapeutica : per indicazioni ufficiali (sclerosi multipla, dolore oncologico, glaucoma) è necessaria prescrizione medica e prodotto registrato presso l’Agenzia del Farmaco.
Il “cbd significato” risiede nella versatilità di questo cannabinoide: un composto non psicoattivo che interagisce con il sistema endocannabinoide, offre numerosi benefici per la salute, dal sollievo dal dolore alle proprietà antinfiammatorie, dall’ansia al sostegno del sonno.
Grazie alle diverse applicazioni – olio, capsule, creme – e alla crescente mole di ricerche, il CBD si conferma una risorsa preziosa per il benessere quotidiano. Nel panorama italiano ed europeo è però importante scegliere prodotti certificati, rispettare le quantità consigliate e tenere conto delle normative vigenti.
In un’epoca di continua scoperta scientifica, il cannabidiolo rappresenta una delle frontiere più promettenti della cannabis terapeutica, capace di accompagnare la salute del corpo e della mente in modo naturale e sicuro.
Opinioni dei nostri clienti:
Fonti e studi
¹ Bergamaschi, M., Queiroz, R., Chagas, M. et al. (2011). Cannabidiol Reduces the Anxiety Induced bySimulated Public Speaking in Treatment-Naïve Social Phobia Patients. Neuropsychopharmacol 36,1219–1226, [Quelle]
² Shannon, S., Lewis, N., Lee, H., & Hughes, S. (2019). Cannabidiol in Anxiety and Sleep: A Large CaseSeries. The Permanente journal, 23, 18–041, [Quelle]
³ Prof. Dr. Dr. med. Katharina Domschke (2019). Der Ursprung von Ängsten – können uns Ängste auchhelfen?. AOK Gesundheitsmagazin, Abruf vom 21. Mai 2024, [Quelle]
⁴ Klinikum Stuttgart, Klinische Schwerpunkte: Angststörungen, Phobien und Zwangsstörungen, Abrufvom 21.05.2024, [Quelle]
⁵ Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (2022). 5th edition, Text Revision (DSM-5-TR).American Psychiatric Association Publishing, Washington, DC, 215-262
⁶ John W. Barnhill , MD, Weill Cornell Medical College and New York Presbyterian Hospital (2018).Überblick über Angststörungen. MSD Manual, [Quelle]
⁷ Blessing EM, Steenkamp MM, Manzanares J, Marmar CR. (2015). Cannabidiol as a Potential Treatment forAnxiety Disorders. Neurotherapeutics. 12(4), 825-36, [Quelle]